Rispetto alla redazione del precedente articolo sul nostro blog [Diamoci un taglio! Forbici e cesoie nel ‘400 – CLICCA E LEGGI], alla collezione di originali di IMAGO ANTIQUA si è aggiunto un nuovo esemplare, acquisito tramite la casa d’aste Timeline Auctions di Londra.

Forbici originali - Collezione Marco Vignola 1 di 2

Forbici originali – Collezione Marco Vignola (1 di 2)

Forbici originali - Collezione Marco Vignola 1 di 2

Forbici originali – Collezione Marco Vignola (2 di 2)

Si tratta nello specifico di un paio di forbici di grandi dimensioni (lunghezza: cm. 26,5 peso: g. 400) mutile delle due punte. Il pezzo si presenta coperto da un’uniforme patina bruna e la sua provenienza è sconosciuta, sebbene con ogni probabilità si tratti di un manufatto inglese. Le punte risultano spezzate già in antico e un tagliente è singolarmente ritorto, molto probabilmente per via di un uso “improprio” dello stesso come leva per forzare una cassa o una porta. Ad eccezione di queste lacune, il metallo si conserva tuttavia in maniera perfetta, con l’affilatura delle lame ancora viva e tagliente.

La datazione di manufatti simili, piuttosto rari in contesti di scavo, specie di formato tanto grande, pone sicuramente alcune problematiche di fondo.

La morfologia degli anelli, più che dei taglienti, sembra però rappresentare un buon indicatore, essendo questo forgiati “a cerchio chiuso” e non ottenuti ritorcendo i codoli delle due lame per formare un anello aperto, come in molti degli esemplari che gremiscono l’iconografia quattrocentesca. Un reperto analogo, ma molto più piccolo (11,1 cm. di lunghezza) proviene da contesti londinesi ed è datato alla fine del XIV secolo. Proprio nel Trecento, inoltre, le normali chiavi da porta e da cassa presentano in prevalenza anelli perfettamente circolari, del tutto simili alle forbici in questione.

Sul piano iconografico, una datazione al tardo Trecento sarebbe anche suggerita da una miniatura dello Statuto della Società dei Sarti di Bologna (1379), ove appaiono forbici munite anch’esse di anello chiuso.

Statuto Società dei Sarti, 1379 con aggiunte 1426-66 (ASBO); foto Andrea Carloni, 2017

Statuto Società dei Sarti, 1379 con aggiunte 1426-66 (ASBO); foto Andrea Carloni, 2017

Se tutti questi elementi, per quanto solo indiziari, sembrerebbero condurre alla fine del Trecento (o forse anche all’inizio del Quattrocento), la risolutiva conferma d’una generica datazione tardo medievale viene anche dal marchio impresso su di esse.
Si tratta di un simbolo composito e formato da almeno tre sezioni distinte, con una stella inferiore, un corpo centrale dal disegno non identificato sovrastato da una lettera, ed una parte superiore, forse una corona. Per quanto l’usura superficiale non ne permetta una lettura perfetta, tra i vari elementi del marchio emerge una “A” gotica maiuscola, del tutto compatibile con gli stilemi grafici in uso tra Trecento e Quattrocento, che ne avvalora la datazione espressa sulla base dei confronti.

Dettaglio del marchio

Dettaglio del marchio

Sul piano della funzione, un paio di forbici che in origine doveva sfiorare i 30 cm. di lunghezza, doveva essere destinato ad operazioni di sartoria e forse più nello specifico al taglio delle grandi pezze di tessuto in qualche bottega di drappiere.

J. COWGILL et al. 2000, Knives and scabbards, Woodbridge, p.114, n.370.

 

Articolo di MARCO VIGNOLA (2017)